Dieta chetogenica, pregi e difetti secondo un nutrizionista: “Aiuta a dimagrire, ma…”

La dieta chetogenica, comunemente conosciuta come “keto”, è un regime alimentare che ha guadagnato una grande popolarità negli ultimi anni, soprattutto per la sua promessa di favorire una rapida perdita di peso. Questa dieta si basa su una riduzione drastica dell’assunzione di carboidrati a favore di grassi e proteine, costringendo il corpo a entrare in uno stato metabolico chiamato chetosi. In chetosi, il corpo brucia i grassi come fonte primaria di energia, producendo corpi chetonici nel fegato. Tuttavia, sebbene la dieta chetogenica possa sembrare una soluzione ideale per dimagrire, essa comporta anche rischi e limitazioni, che è importante conoscere prima di adottarla.

I pregi della dieta chetogenica

Uno dei principali vantaggi della dieta chetogenica è la sua capacità di promuovere una rapida perdita di peso. Quando i carboidrati vengono eliminati, il corpo è costretto a bruciare i grassi accumulati per produrre energia. Questo processo accelera la perdita di peso, specialmente nelle prime settimane, durante le quali molte persone sperimentano una significativa riduzione della massa grassa.

Un altro aspetto positivo riguarda il controllo degli zuccheri nel sangue. Riducendo drasticamente i carboidrati, che sono la principale fonte di zucchero nel corpo, la dieta chetogenica può migliorare la sensibilità all’insulina e stabilizzare i livelli di glucosio. Questo la rende particolarmente vantaggiosa per chi soffre di diabete di tipo 2 o ha problemi con la regolazione della glicemia.

Inoltre, alcune ricerche suggeriscono che la dieta chetogenica possa avere benefici oltre la perdita di peso. In ambito clinico, è stata utilizzata con successo per trattare determinate condizioni neurologiche, come l’epilessia resistente ai farmaci, e ci sono studi in corso sui suoi potenziali effetti positivi nella gestione di malattie neurodegenerative come il morbo di Alzheimer e il morbo di Parkinson.

I limiti della dieta chetogenica

Nonostante i vantaggi sopra menzionati, la dieta chetogenica presenta numerosi limiti, che un nutrizionista non mancherebbe di sottolineare. Uno dei principali difetti riguarda la sua rigidità. Eliminare quasi completamente i carboidrati richiede un notevole sforzo di pianificazione e disciplina. Molti alimenti di base, come pane, pasta, riso, patate e persino frutta, devono essere drasticamente ridotti o eliminati. Questo può rendere difficile mantenere la dieta a lungo termine e può portare a carenze nutrizionali, soprattutto in termini di fibre, vitamine e minerali presenti nei cibi esclusi.

Un altro svantaggio della dieta chetogenica è legato agli effetti collaterali che spesso si verificano nelle prime fasi, noti come “keto flu” (influenza chetogenica). Questa condizione include sintomi come mal di testa, affaticamento, nausea, irritabilità e difficoltà di concentrazione, che sono dovuti all’adattamento del corpo alla chetosi. Sebbene questi sintomi siano temporanei, possono scoraggiare molte persone dall’adottare o continuare la dieta.

Alcuni alimenti 'simbolo' della dieta chetogenica
Alcuni alimenti ‘simbolo’ della dieta chetogenica

Inoltre, la dieta chetogenica può avere un impatto negativo sulla salute del cuore. Sebbene l’eliminazione dei carboidrati porti a un calo dei livelli di zucchero nel sangue e di insulina, l’aumento del consumo di grassi saturi potrebbe elevare i livelli di colesterolo LDL (il cosiddetto colesterolo “cattivo”), aumentando il rischio di malattie cardiovascolari. Alcuni studi indicano che, se non attentamente bilanciata con grassi salutari (come quelli presenti in avocado, noci, semi e pesce grasso), la dieta chetogenica può influire negativamente sulla salute del cuore nel lungo periodo.

Il rischio di disturbi metabolici e alimentari

Un altro limite da considerare è che, per alcune persone, la dieta chetogenica può risultare eccessivamente restrittiva, portando a un rapporto malsano con il cibo. La focalizzazione ossessiva sul controllo dell’apporto di carboidrati può creare un comportamento alimentare disordinato, che si traduce in ansia legata al cibo e persino disturbi alimentari, come l’ortoressia.

Inoltre, la dieta chetogenica può non essere adatta a tutti. Alcune persone, specialmente coloro che soffrono di problemi renali, epatici o disturbi metabolici, potrebbero peggiorare la loro condizione seguendo questo regime alimentare. La chetosi produce corpi chetonici, che devono essere filtrati dai reni, e questo può sovraccaricare gli organi in individui con predisposizioni a malattie renali.

Il parere di un nutrizionista

Secondo i nutrizionisti, la dieta chetogenica può essere un utile strumento per la perdita di peso a breve termine, ma non dovrebbe essere considerata una soluzione permanente. Gli esperti consigliano di monitorare attentamente la qualità dei grassi consumati e di integrare la dieta con alimenti ricchi di micronutrienti, come verdure a basso contenuto di carboidrati, per evitare carenze nutrizionali. Inoltre, è fondamentale essere seguiti da un professionista per garantire che la dieta sia equilibrata e non comprometta la salute a lungo termine.

In conclusione, sebbene la dieta chetogenica offra benefici evidenti, come la perdita di peso e il controllo glicemico, essa comporta anche rischi significativi. Prima di intraprenderla, è consigliabile consultare un nutrizionista o un medico, che possa aiutare a valutare se è la scelta giusta per il proprio stile di vita e stato di salute.

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